IN VINO VERITAS
Verità declinate tra sorsi e suoni

Verità nascoste, verità taciute, verità non accettate o mai riconosciute. Il rapporto con la verità non è semplice: c’è chi scambia la volgarità per sincerità ed ha ancora la pretesa di spacciarla per verità, c’è chi crede che ripetendo le parole che scandiscono una bugia con voce sempre più alta questa diventerà inevitabilmente verità.
C’è poi il poeta che non ha la pretesa di confrontarsi con la verità ma anzi riconosce i propri limiti, quelli dati dalla schiavitù delle parole e quelli già prefissati dalla finitezza del suo esistere. Eppure con questi limiti combatte e, a ben vedere, il buon poeta lo puoi considerare un bugiardo che dice la verità od un sincero che ha a che fare con la materia labile della bugia.
A volte però il vino svela la luce che sta dietro, disgrega per poche ore l’incastellatura dei convincimenti che mandiamo avanti a mo’ di testa di ponte giorno per giorno e lascia nudi, come al cospetto di un’amante, o di una tela, o di un foglio bianchi.
Fin dall’antichità Apollo e Dioniso presiedevano scienza ed arte, andando e braccetto o bisticciandosi, ma sempre di pari passo, come a voler rappresentare due facce della creatività: quella razionale e scientifica, illuminata dal Sole, e quella istintiva e passionale, bagnata dai fiumi della notte …
e del buon vino …
E tu, quale sceglierai, stasera?
Quale verità rivelerai? O quale “verità” smentirai? Grande o piccola che sarà, investirai di spessore ogni tua espressione, ti abbandonerai alle dolci lusinghe del vino e ci regalerai una tua qualche piccola, scintillante verità.

Servizio di Toscana TV

Video di Giovanni Ottantini