L’idea prende forma riflettendo se quello che facciamo può avere un senso, poiché tutto è in trasformazione, si ripete in continuazione il ciclo NASCITA, CRESCITA, MATURITA’, MORTE, nella natura, in ogni aspetto della nostra vita collettiva, nelle nostre esistenze. Cicli vissuti e percepiti con i nostri cinque sensi che sono riconoscibili, inconfutabili e talmente basati su concetti razionali che escludono ogni altra possibilità fisica dell’esistenza di un altro senso. Cosa è allora che ci fa gioire, soffrire, amare, odiare, distruggere, costruire, senza che i nostri sensi siano coinvolti o coinvolti tutti insieme? Esiste un sesto senso? E se esiste qual’è?

 

 

ARTISTI PARTECIPANTI:

Marina Alberghini
Mariagrazia Biagi
Biri
Paolo Campidori
Fernando Cardenas
Barbara Cascini
Paolo Catelani
Alessandro Ciappi
Roberto Coccoloni
Roberto D’Angelo
Gianpietro Degli Innocenti
Alessandro Goggioli
Giovanna Hollesh
Luciano Manara
Gigliola Mazzotta
Valerio Mirannalti
Ubaldo Molesti
Leonardo Nozzoli
Giovanni Ottantini
Matteo Rimi
Mariadonata Sirleo
Andrea Sole Costa
Paola Stazzoni