Fiesole, Sala del Basolato, 13-21 0ttobre 2018
Giuria per l’assegnazione del premio formata da:
Maria Claudia Bianculli per il Rotary Club Fiesole,
Maria Donata Spadolini per il Comune di Fiesole
Silvia Ranzi per l’Associazione Artisti Fiesolani

Primo premio ad Andrea Sole Costa per il dipinto a olio su tela “Ritratto maschile”.
Motivazione: opera tescnicamente molto interessante per la resa somatica e psicologica della fisionomia, evocata da pennellate vivide e corpose, messa ulteriormente in risalto dal chiaroscuro luministico

Gli altri due premi ad exequo a:

Roberto D’Angelo per la fotografia “Verso il Cielo”
Una crocifissione, con forti accenti avanguardistici, si staglia contro un tramonto suscitando forti emozioni per la particolare inquadratura e il forte contrasto coloristico,

Puccio Pucci per la pitto-scultura “Nave”
Opera in cui il raziocinio e la fantasia esprimono una attenta ricerca dei materiali sapientemente assemblati, sottolineata da un preciso ordito di spazi pieni e vuoti

Menzione speciale 1 a Lorenzo Montagni per l’acquerello su carta “Città portuale”
Questa raffinata veduta della vita portuale è resa con notevole padronanza tecnica, attraverso un attento gioco di tenui passaggi tonali in cui il colere viene diluito sapientemente.

Menzione speciale 2 a Fernando Cardenas per il dipinto a olio su tela “Profondità marine”
Un originale, suggestivo dipinto giocato sui toni del blu, evidenzia una fauna ittica che induce a un’attenta riflessione sulla ecosostenibilità del nostro pianeta

Menzione speciale 3 a Mariarita Casarosa per il collage “Vaso con fiori”
La minuziosa scelta dei materiali e dei colori sapientemente assemblati, propone un interessante e innovativo collage realizzato con diversi tipi di tessuto

Menzione speciale 4 a Maria Valiani per il dipinto a tempera su carta “Apollo e Dafne”
Una fattura pittorica elegante, avvalorata da studiati cromatismi fanno emergere lo scenografico  e noto  gruppo scultoreo di “Apollo e Dafne”  nel dinamismo mitico dei corpi

Video di Paola Stazzoni
<<Tra le vestigia archeologiche, nella cornice del patrimonio monumentale e panoramico dell’etrusca e romana Fiesole, antica madre della città del Giglio, ha avuto luogo la V° Edizione della Rassegna di Arti visive a Premi dell’Associazione Artisti Fiesolani, con all’attivo eventi espositivi anche di respiro internazionale.
Un tale simposio d’autore, allestito nella Sala del Basolato nella Piazza “Mino da Fiesole”, dinnanzi al trecentesco Palazzo Pretorio e nei pressi del Duomo romanico, ha il merito di convocare gli artisti per far dialogare le proprie opere in forza della varietà dei processi esecutivi ed icastici, mostrare ad un pubblico qualificato le singole visionarietà, promuovere la convivialità tra le poetiche stilistiche per riconoscere all’Arte, nei suoi dispositivi comunicativi tra Figurazione e Astrazione, il valore intrinseco di “creare benessere, costruire valore” nel caleidoscopio estatico delle forme, baluardo per un neoUmanesimo postmoderno.
La credibilità dell’artista è individuabile nella prassi della tecnica coniugata all’esternazione identitaria della sua visione del mondo, maturando la sua peculiare rappresentazione tra reale e ideale nei soggetti prescelti.
L‘opera d’Arte inscritta in un periodo storico, respira del clima in cui si situa, ma al contempo si emancipa grazie alla libertà e proiezione dell’artefice nell’ideazione e fattività artistica, all’emergere della sua personalità tra lirismo e razionalità. Per sua natura è relazionale, destinata al fruitore che ne gode l’apprezzamento e la ricrea sul piano emozionale e cognitivo dei valori visivi messi in opera: disegno, cromatismi, volumi, fluidità, plasticità, studio del vero o rigore geometrico, composizione ed orchestrazione in una sorta di genetica cromosomica mutante delle forme nelle teorie polivalenti consolidate o sperimentate. L’arte apre alla trasformazione delle istanze valoriali introspettive e sociali, individuali ed universali.
Nella concezione neoplatonica di Plotino, l’intelettualità e la spiritualità sono connaturati all’atto creativo per cui l’ideazione o forma, prima di passare nella materia, esiste già nel “nous” (in greco “pensiero”) dell’artefice; in ultima analisi, evocando una citazione dello scrittore e critico inglese della stagione Romantica Samuel Taylor Coleridge si può affermare che: “ L’Arte… è la mediatrice e riconciliatrice di natura e uomo. E’ dunque il potere di umanizzare la natura, di infondere i pensieri e le passioni dell’uomo in tutto ciò che è l’oggetto della sua contemplazione”.>>
Silvia Ranzi